Era il 2017 quando si aprirono le porte del TNG, il Telescopio Nazionale Galileo, sull’isola di La Palma per accogliere lo Smartphone (allora era il Samsung s7) di MOJOMA, come prima produzione video nell’arcipelago delle Canarie.
Il Direttore del TNG, Emilio Molinari, negli uffici dirigenziali ci parla dell’importanza della ricerca in questo campo ma l’emozione vera è quando Gianni Mainella, astrofisico e Operatore TNG, ci spiega come funziona un telescopio e ci guida in una “visita speciale” tra strumenti, strutture e tecnologie affascinanti.
In questo tour improvvisato si è rivelata tutta la versatilità e semplicità dello Smartphone e di un bastone da selfie per raggiungere posti e posizioni difficili ed anguste. Come quando Gianni ci spiega come la struttura dell’edificio del telescopio ruoti in maniera “solidale” con la rotazione orizzontale del telescopio stesso.
Oppure, quando ci mostra lo specchio primario di 3.58 metri e posizionato, dopo il movimento in elevazione, a diversi metri da terra, anche qui, semplicemente alzando il braccio ed allungando al massimo il bastone da selfie è stato possibile realizzare inquadrature e movimenti, in pochi secondi e sempre nel rispetto della massima sicurezza, che con una telecamera professionale avrebbero richiesto ore di lavoro. Tutto questo ha reso possibile, in meno di 2 ore, girare questo piccolo documento di una visita al telescopio TNG.
Come sempre, la semplicità delle spiegazioni e la disponibilità delle persone ci portano in un mondo affascinante, imparando tante cose senza sforzo e preparando il “pubblico” ad una futura visita di persona del Telescopio Nazionale Galileo: il TNG.
Le 2 interviste, realizzate con microfono lavalier a cavo, sono la base della clip video ma, anche se non perfetto, ho voluto lasciare anche una parte del tour dove Gianni non era microfonato e dunque realizzata con un audio non proprio performante. In alcuni casi abbiamo aggiunto un commento fuori campo, una volta terminato il montaggio, con Gianni Mainella che integra il parlato in presa diretta.
L’operazione di introdurre un audio fuori campo spesso mi ha tentato molto, lo confesso, ma ho voluto limitarne il più possibile l’utilizzo, perché amo la forza del live, avrebbe significato non poter utilizzare tante di quelle immagini dove lui spiega, si vede il labiale perché inquadrato ed è inserito esattamente nello spazio che racconta.
Ho preferito perdere in qualità audio ma lasciare la sensazione di visitarlo davvero il telescopio e non di vedere un video sul telescopio. Sono scelte personali, discutibili e da prendere velocemente, quando i problemi tecnici ti impediscono di adottare la soluzione migliore.
Attrezzatura utilizzata nel video:
Samsung S7 340e
Bastone da selfie 19e
Microfono Lavalier a cavo 15e
Power Director App 38e/anno
Concludendo, mi piace ringraziare ancora una volta le due persone splendide e disponibili che ci hanno accompagnato in questa visita: Emilio Molinari e Gianni Mainella.
Ho conosciuto Enrico Coppola e il suo progetto MOJOMA forse ancor prima che nascesse. E fu per merito di Enrico, non mia. Io, presidente di una storica e centenaria istituzione culturale di Tenerife, il Casino “Unión y Progreso” di Arafo, mi ritrovai tra il solito pubblico locale un italiano che veniva a documentare le nostre attività.
Strano? In un certo senso si, visto che l’isola di Tenerife è piena di stranieri di ogni nazionalità, il cui interesse e partecipazione nell’universo sociale e culturale locale è purtroppo praticamente nullo. Invece Enrico e il suo MOJOMA mi apparvero da subito come una piacevole eccezione. Ovvio che si tratta di un progetto con caratteristiche commerciali: di una professione si vive, e la comunicazione video è per molti, appunto, una professione. Ma l’impressione che dal primo momento ebbi di MOJOMA, e che nel tempo ho avuto modo di confermare, è quella di un progetto giornalistico che aspira ad andare ben oltre contenuti necessariamente commerciali.
Non sono sicuro, ma credo che il video realizzato al Telescopio Nazionale Galileo, sull’isola di La Palma, sia stato uno dei primi di MOJOMA alle Canarie. E fu un piacere farlo, anche perchè continua ad essere uno strumento utile a diffondere una immagine della “Italia alle Canarie” che vada oltre lo stereotipo degli espatriati in cerca di “sol y playa”, che è un po’ quello che impera nel Bel Paese.
Tutto questo senza contare che il tutto veniva realizzato con un … cellulare. E fin qui ci sarei anche arrivato. Ma che il tutto potesse anche editato e montato con un cellulare, ottenendo un risultato professionale, non l’avrei mai detto.
Il cellulare ce l’ho. Se avessi tempo sufficiente mi sarei già comprato un microfono e un mini supporto “steady” come quello di Enrico e mi sarei iscritto ad uno dei suoi corsi … Il mondo del videoracconto di qualità alla portata di tutti, per tutto il resto c’è VISA (io ho solo Visa, non Mastercard …).
Spero vivamente ci siano nuone occasioni di collaborare con MOJOMA
Grazie, Gianni, per le belle parole 🙂